La storia di Pordenone (l’antica Portus Naonis) è ancora oggi legata al Noncello, corso d’acqua che per secoli è stato navigabile determinando lo sviluppo economico della città e contribuendo a creare una peculiare propensione all’innovazione, allo scambio e al confronto.
E proprio dall’acqua può iniziare la visita: dal suggestivo ponte di Adamo ed Eva.
Lasciandosi alle spalle la chiesetta ottagonale della Santissima Trinità si risale il centro storico incontrando il Palazzo del Comune, dalle originalissime forme gotiche e poi il Duomo di San Marco, dall’alto campanile a cuspide e ricco di opere d’arte in particolare del pittore Antonio de Sacchis detto il Pordenone, proprio perché qui vi ebbe i natali.
Inizia poi Corso Vittorio Emanuele II, l’antica Contrada Maggiore, elegante via porticata su cui si affacciano decine di palazzi di grande interesse artistico e architettonico, tra cui Palazzo Ricchieri, che ospita il Museo civico.
Svoltando inoltre nei tanti vicoli laterali si scoprono piccole e grandi piazze o chiese come quella trecentesca di Santa Maria degli Angeli, detta “del Cristo”, poiché custodisce un venerato crocifisso ligneo quattrocentesco, ornata da un pregevole ciclo di affreschi trecenteschi.
Pordenone è anche una città giovane e dinamica come testimoniano le iniziative tra cui le più famose “Pordenonelegge” e “Le giornate del cinema muto” che ogni anno tra settembre e ottobre attirarono centinaia di migliaia di visitatori.