Il monumento Ara Pacis Mundi fu eretto nel 1951 sul colle che sovrasta Medea a metà strada tra Palmanova e Gorizia.
In esso, all’interno di una camera ipogea, è stata posta un’urna in legno e bronzo che raccoglie le zolle di terra provenienti
Il monumento Ara Pacis Mundi fu eretto nel 1951 sul colle che sovrasta Medea a metà strada tra Palmanova e Gorizia.
In esso, all’interno di una camera ipogea, è stata posta un’urna in legno e bronzo che raccoglie le zolle di terra provenienti
Gradisca è una cittadina a pochi chilometri da Gorizia. Il suo nome, di origine slava, significa luogo fortificato e da alcuni anni è annoverata tra i borghi più belli d’Italia.
Un tempo abitata da famiglie di origine slava e latina, tributarie del Patriarca di Aquileia, è con il dominio veneziano che Gradisca conosce una notevole trasformazione e da piccolo villaggio agricolo diventa una vera e propria fortezza, alla cui realizzazione partecipa anche Leonardo da Vinci.
“Isola d’oro” è il soprannome di questa raffinata località balneare che l’imperatore Francesco Giuseppe elesse come stazione di cura ufficiale.
Nel suo cuore si cela un delizioso centro storico di sapore veneziano che pian piano svela le sue antiche origini.
A Redipuglia si trova il sacrario militare più grande d’Italia e uno tra i maggiori d’Europa. Vi sono sepolti più di 100.000 soldati italiani, tra noti e ignoti, caduti nel corso della Prima Guerra Mondiale. Il monumento si presenta come un‘imponente scalinata composta da 22 gradoni che conservano le urne dei 40.000 soldati noti.
La città, mediatrice delle culture latina, slava e tedesca sorge in posizione chiave per le comunicazioni tra l’area adriatica ed il bacino dell’Isonzo. Il primo nucleo urbano si espanse scendendo dal Castello a valle. Fu governata dai potenti conti di Gorizia e nel 1500 entrò a far parte dei territori degli Asburgo per essere poi annessa all’Italia al termine della Prima Guerra Mondiale.