In età imperiale romana Aquileia fu la quarta città per importanza della penisola italica e la nona di tutto il vasto impero. Fondata come colonia nel 181 a.C., venne posta da Augusto alla testa della X Regio per la sua posizione strategica senza mai smentire la sua fama di avamposto cruciale. Aquileia è stata inserita, nel 1998, nel World Heritage List dell’UNESCO.
A testimonianza del suo glorioso passato sono visibili i resti del Foro, il sepolcreto, le banchine del porto fluviale e numerose pavimentazioni di domus patrizie.
Il Museo Archeologico Nazionale racchiude tra le sale interne e il vasto lapidario una serie interminabile di reperti come statue, mosaici, monumenti sepolcrali, frammenti architettonici e oggetti di cultura materiale del periodo romano.
Aquileia fu anche fulcro di diffusione del Cristianesimo come ben testimoniano i ritrovamenti di epoca paleocristiana ed in primis il pavimento a mosaico della grandiosa basilica, risalente al IV secolo e considerato il più grande pavimento a mosaico paleocristiano d’Europa. Le immagini ed i simboli che racchiude sono ancora oggi oggetto di interpretazione dagli studiosi. Dall’interno della basilica è possibile accedere alla cripta degli affreschi (affreschi del XII secolo) e alla cripta degli scavi dove sono visibili altri preziosi pavimenti del complesso più antico.
Vale certamente una visita il Museo Paleocristiano che custodisce reperti e testimonianze cristiane risalenti al periodo tra il IV secolo e l’epoca patriarcale.