I prestigiosi attestati di Poffabro inserito dall’ANCI nel novero dei “Borghi più belli d’Italia” nel 2002 e quello di Frisanco primo classificato nel concorso AIRONE quale “Villaggio ideale d’Italia 2003” danno il giusto risalto alla Val Colvera, ai suoi incantevoli angoli ed itinerari tutti da scoprire.
Il nome di Poffabro viene dal toponimo Prafabrorum, “prato dei fabbri”.
Poffabro è, secondo il pittore Armando Pizzinato, l’esempio di architettura spontanea più razionale e fantasiosa delle nostre Prealpi. La sua “forza magica” sta nell’effetto incantatore delle pietre tagliate al vivo e dei balconi di legno, elementi architettonici schietti e austeri, che pure danno un senso di intimità e raccoglimento nelle corti racchiuse su se stesse, a cui si accede attraverso uno stretto arco, o nelle lunghe schiere di abitazioni di pianta cinque-seicentesca.
Il bello del borgo sta proprio nell’umile realtà di pilastri, scale, ballatoi e archi in sasso, in armonia perfetta con la natura circostante. La pace e il silenzio hanno negli ultimi anni attirato qui diversi artisti, incantati dalla semplicità e dalla mancanza di magniloquenza. Non grandi chiese, ma capitelli votivi sparsi un po’ ovunque e chiesette minori nate da una forte, anche se ingenua, esigenza devozionale.
E tra questi cortiletti, tra le finestre e i porticati, a Natale vengono installati dei piccoli presepi, certamente di grande suggestione e sobrietà.