La strategica posizione di Maniago lungo la pedemontana del Friuli Occidentale ha sempre permesso alla cittadina di svolgere un ruolo importante nel contesto viario che conduceva dalla pianura ai passi montani, attraverso le valli del Cellina e del Colvera, come testimoniato da tracce di presenza umana riferite addirittura al periodo Neolitico.
Attestata è pure la presenza di Celti, Romani e Longobardi. Il primo documento che riporta il nome di Maniago in forma scritta risale tuttavia al 981.
Il cuore della cittadina è costituito da Piazza Italia su cui si affacciano i principali edifici storici: dal quattrocentesco Duomo in stile tardo gotico friulano, dedicato a San Mauro Martire, a Palazzo d’Attimis Maniago, sulle cui mura è affrescato il leone marciano, attribuito a Pomponio Amalteo e testimonianza del lungo dominio veneziano. Sul colle, alle spalle del Palazzo, sorgono le rovine dell’antico castello, costruito probabilmente nell’XI secolo e definitivamente abbandonato nel corso del ‘600.
Maniago è famosa in tutto il mondo dalla metà del XV secolo per la produzione di coltelli e di ogni genere di strumenti da taglio. Oggi è sede del Distretto delle coltellerie, e si qualifica come secondo polo industriale della provincia di Pordenone. Non poteva quindi che essere sede del Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie, all’interno del quale sono ricostruiti gli ambienti di lavoro ed esposte le principali produzioni passate e presenti dell’industria cittadina.
Durata: circa 1 ora
Percorsi aggiuntivi:
Visita al museo dell’arte fabbrile e coltellerie (1 ora circa)